Ecco Viviana, un&#8217;ex ragazza alla pari di Neiva, Colombia, che ha fatto match con la sua famiglia ospitante del Maryland nel 2018. Ancora prima di trascorrere due anni negli USA, Viviana sapeva già che voleva perseguire una carriera in scienze politiche, ma diventare un&#8217;au pair le ha dato la sicurezza e l&#8217;indipendenza di cui aveva bisogno per trasformare il suo sogno in realtà.
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Noi di Cultural Care siamo stati così fortunati da parlare con Viviana della sua esperienza alla pari, dei suoi tanti traguardi e degli obiettivi per il futuro. Continua a leggere per saperne di più su questa ex ragazza alla pari da cui trarre ispirazione e sui consigli che ha da offrire ad una au pair come te.
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<h4>Per iniziare, puoi raccontarci qualcosa sul tuo periodo da au pair? Dove ti trovavi e com&#8217;era la tua famiglia?</h4>
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Certamente. Quando ho scoperto il programma, stavo studiando scienze politiche in Colombia ed ero sul punto di conseguire la laurea, quindi ho pensato fosse il momento giusto per potenziare le mie competenze in <a href="https://blog.culturalcare.it/consigli/impara-linglese-in-una-settimana-un-mese-o-un-anno">inglese</a>, fare un&#8217;esperienza culturale e dare una spinta al mio percorso professionale.  Ho iniziato la mia esperienza alla pari in una famiglia ebrea con due bambine bellissime e mi sono sentita davvero a casa con loro, anche se c&#8217;erano differenze culturali. Mi ha aiutato a capire come sentirmi a mio agio con culture diverse molto rapidamente.
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<h4> Magnifico. Quindi, da appena laureata, come sei stata motivata dalla componente formativa del programma? Che lezioni hai seguito?</h4>
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Sin dall&#8217;inizio sapevo che volevo seguire le lezioni alla Georgetown. Il fatto di poter seguire delle lezioni come ragazza alla pari mi ha davvero motivata, ed è stato fantastico. Ho seguito corsi di inglese intensivo, Business communication e di preparazione al TOEFL. Ero grata alla mia famiglia ospitante perché mi ha supportato. È stato un po&#8217; difficile per loro perché avevano avuto due au pair prima di me che seguivano lezioni nella zona, mentre la Georgetown era a un&#8217;ora di distanza, ma io volevo studiare lì e loro hanno compreso la mia scelta. Parlavo sempre con loro, e volevano vedermi crescere.
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<h4>Sembra che tu abbia trovato un&#8217;ottima famiglia per supportare i tuoi obiettivi. Puoi parlarmi un po&#8217; di più dei tuoi traguardi professionali negli Stati Uniti?</h4>
 
Certo. Durante la mia permanenza negli Stati Uniti, ho fatto volontariato per organizzazioni no profit, tra cui associazioni caritatevoli cattoliche e l&#8217;International Spy Museum. Sono anche stata accettata tra gli oratori del 26° congresso mondiale di scienze politiche. Alla fine dei miei due anni, ho fatto domanda al ministero degli Esteri per un tirocinio come politologa presso il Consolato colombiano a Washington D.C. Dopo essere tornata in Colombia, ho scoperto che mi avevano accettata.
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<h4>Com&#8217;è stato il tuo tirocinio?</h4>
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Il lavoro al consolato è stato fantastico. È stata l&#8217;esperienza più importante mai avuta e ora mi sta aiutando a trovare lavoro come professionista nel settore. È importante riconoscere i meriti del programma alla pari perché è un passo che non avrei mai compiuto se fossi rimasta in Colombia. Non sarei qui a parlare con te in questo momento.
È fantastico vedere che altre giovani ragazze mi chiedono consigli. Alle volte mi domandano: come si fa domanda per un tirocinio, Viviana? Qual è stato il processo? Quindi sì, mi ha aiutato ad aiutare altri a capire che essere una ragazza alla pari è un&#8217;ottima opportunità per andare all&#8217;estero e uscire dalla propria <a href="https://blog.culturalcare.it/consigli/limportanza-di-uscire-dalla-propria-zona-di-comfort">zona di comfort</a>.
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<h4>A proposito, quale consiglio daresti ad altre au pair che sono interessate a un percorso simile?</h4>
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Ciò che davvero mi ha aiutato è stato avere un piano. Prima di diventare una ragazza alla pari, sapevo già che volevo stare qui per due anni, <a href="https://www.culturalcare.it/diventare-ragazza-alla-pari/studiare-all-estero-in-america">studiare in un&#8217;università americana</a> e cercare opportunità per il mio percorso professionale.  Da quando si entra nel programma, bisogna sempre essere alla ricerca di nuove opportunità.
Se trovi la possibilità di studiare dopo le lezioni qualcosa che può essere d&#8217;aiuto per la tua carriera, fallo e basta. Ho parlato con tantissime persone diverse. E suggerirei anche di mantenere sempre un approccio positivo e di essere resilienti perché la vita non è perfetta, e alle volte si incontrano degli ostacoli.
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<h4>Grazie mille. Per concludere, come pensi di essere cresciuta, in termini professionali e personali, grazie al programma alla pari?</h4>
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Credo che a livello personale, ho iniziato ad essere più matura. Ho avuto l&#8217;opportunità di vivere uno scambio culturale e credo mi abbia aiutato ad avere la mente più aperta, grazie all&#8217;incontro con un altro Paese, un&#8217;altra lingua e cultura. Sono arrivata negli Stati Uniti subito dopo l&#8217;università, quindi non avevo esperienza professionale, ma l&#8217;ho costruita mentre ero qui.
Al momento, mi aiuta ad essere grata e a comprendere che bisogna lavorare per ottenere qualcosa. Ed è ancora più bello così. So che questa non è la fine. Ho appena iniziato a costruire la mia vita a livello lavorativo e accademico.  Sono cambiate molte cose nel mio piano di vita, ma ho imparato ad andare avanti e rimanere concentrata sui miei obiettivi.
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Leggi la storia di Viviana, un'ex ragazza alla pari colombiana che ha iniziato il suo percorso professionale come politologa negli USA.

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